Oggi Elisabetta II avrebbe compiuto 98 anni. Fra qualche giorno sarò di nuovo a casa sua, a Sandrigham dove c’è ancora tanto di lei, delle sue passioni e della sua vita. Certo qua e là si percepiscono dei cambiamenti ma l’atmosfera rimane intatta e parecchio suggestiva ed emozionante.
Carlo III ha iniziato a prendere possesso dei luoghi partendo dai dettagli: ha cambiato le disposizioni di alcuni mobili, creato un nuovo giardino “curativo”, reso meno formali i rapporti con lo staff; poi ha introdotto un menù essenzialmente vegetariano e ha messo in cantina un dipinto che detestava. Questo.
Nel 1997 (un anno non propriamente fausto per il principe di Galles) Andrew Festing aveva immortalato la regina e il principe Filippo che, circondati da amici e parenti, celebrano a Windsor le loro nozze d’oro e il quadro è stato nel salone di ingresso per più di due decadi. Appena preso possesso dei luoghi, Carlo lo ha archiviato. Pare lo destestasse.
Sempre in tema di ritratti, in questo che sarebbe stato il novantottesimo compleanno di Sua Maestà, mi fa piacere ricordare il solo artista a cui è toccato l’onore di dipingere per ben due volte Elisabetta II: Pietro Annigoni.
Elisabetta II ha posato per moltissimi pittori ma l’opera commissionata nel 1954 ad Annigoni dalla Worshipful Company of Fishmongers è sicuramente una delle più intense e perfette.
È un ritratto alla Annigoni, romantico, leggermente idealizzato però nello stesso tempo estremamente realistico. Il maestro usa la sua caratteristica palette di colori trasparenti e fluidi e con il suo pennello leggero e preciso riesce a rendere con estrema naturalezza l’incarnato delicato della giovane regina. Sullo sfondo un paesaggio collinare idilliaco e luminoso, preso in prestito da Piero della Francesca e Leonardo Da Vinci, che serve per dare risalto al personaggio innestandolo nella rappresentazione immaginaria del suo regno. La sovrana, avvolta nel manto blu dell’Ordine della Giarrettiera, è serena e ieratica, ma anche pienamente consapevole di una regalità che la allontana dall’umanità. Accolto con freddezza dalla critica inglese, il ritratto viene subito molto ammirato dal pubblico per lo stile fortemente contemporaneo, diventa famosissimo e contribuisce alla definitiva consacrazione internazionale di Annigoni il quale ritrarrà anche il duca di Edimburgo, la principessa Margaret, la Queen Mother e nel 1969, per conto della National Portrait Gallery di nuovo Elisabetta II.
L’opera è ancora oggi esposta nella Court Drawing Room della Worshipful Company of Fishmongers. Si può vedere? Io sono ancora riuscita e ci sto provando da anni.
Comunque se vi interessano i ritratti dei royal oltre a quelli della splendida National Portrait Gallery (che consiglio sempre di visitare e fra l’altro l’ingresso è gratuito), dal 17 maggio nella King’s Gallery di Buckingham Palace (già Queen’s Gallery) è in programma la mostra “Royal Portraits: A Century of Photography”.
Come dicevo all’inizio sono in partenza e questa volta starò via quasi due settimane. Il Royal Tour 2024 è lungo e poi mi fermerò qualche giorno in più per fare delle ricerche, vedere alcuni luoghi e girare dei contenuti. Già che ci sono ho in programma una visita alla Tate Britain dove c’è una mostra bellissima dedicata a uno dei miei pittori preferiti John Singer Sargent.
Le ricerche e gli approfondimenti per le varie tappe del tour mi hanno fatto riflettere, diciamo così, sull’alfa e sull’omega dell’esistenza umana (e forse diventeranno una “Storia (reale) al mese”) : luogo di nascita e sede dell’eterno riposo.
Temi un po’ sui generis, lo ammetto, ma per quanto riguarda la monarchia britannica estremamente interessanti perché, a differenza delle altre dinastie (che in epoca moderna hanno velocemente stabilito una residenza ufficiale), quella inglese si è spostata un po’ qua e un po’ là fino a tempi recentissimi.
Al momento ci sono un post e un reel che vi linko perché come sempre l’algoritmo di Instagram vive di vita propria quindi forse non li avete visti.
Dove sono finite le sei mogli di Enrico VIII?
Dove sono nate Elisabetta I ed Elisabetta II?
Nel frattempo è uscito Royal London edizione 2024 aggiornato con due nuovi itinerari: Greenwich e Richmond Park. E una grande novità, anzi due ma l’altra non è a Londra. A Buckingham Palace aprirà al pubblico parte dell’ala est: dal 15 luglio fino alla fine di agosto si potrà visitare, con tour guidati, la zona del palazzo che si affaccia sul Mall compresa la sala da cui si accede al celebre balcone. Apertura straordinaria, ma già sold out, anche del castello di Balmoral il che fa ipotizzare che negli anni a venire ci saranno molte interessanti novità riguardo le residenze reali.
In questi primi mesi del 2024 mi sono resa conto che il mio lavoro di ricerca sulla Londra reale è diventato così importante da imporre una riflessione sia sull’evoluzione della guida, sia sulla possibilità/utilità di offrire ai follower degli itinerari studiati ad hoc calibrati su tempistiche ed interessi personali.
Il mio progetto “Una storia (reale) al mese”, era in promozione per il periodo pasquale ma poiché andiamo verso un lungo ponte magari può essere una buona idea per i momenti di relax.
Per gli aggiornamenti sul viaggio, comprese delle live da due luoghi molto speciali (se le condizioni meteo lo consentiranno) vi aspetto sul mio account Instagram. A presto.
Marina
grazie Marina, sempre interessante