Eccomi qui di nuovo, si lo so ho saltato qualche appuntamento ma sono stata via una decina di giorni e la chiusura del libro si sta rivelando più complicata del previsto per una serie di questioni tecniche che non vi sto qui a spiegare. Però ci siamo quasi, “I gioielli della regina” arriverà a breve e ieri alle 15 e 10, mentre inserivo le ultime correzioni, ho deciso che gli iscritti alla newsletter avrebbero visto in anteprima la copertina. Ve la meritate per la pazienza che mi avete dimostrato perché questo libro è una via di mezzo tra la fabbrica di San Pietro, la tela di Penelope e la Sagrada Familia.
Sbrigata la questione del “cover reveal” - così pare si chiami tutto quello che viene annunciato in anticipo - veniamo alle questioni pratiche. Gli iscritti alla newsletter riceveranno in anteprima il link attraverso il quale acquistare il libro che non sarà disponibile né su Amazon né su altre piattaforme per una scelta precisa. “I gioielli della regina” infatti sarà stampato e rilegato qui nelle Marche, da una piccola azienda locale che vorrei sostenere e aiutare. Un po’ più complicato da gestire però questo mi garantisce un controllo maggiore di tutta la filiera editoriale e del prodotto finale.
Detto ciò vi lascio con una piccola anteprima in guisa di antipasto che però in realtà troverete solo in parte nel libro. Parliamo della regina Mary e di una sua tiara diventata molto famosa in anni recenti e della complicata storia dietro a un prestito che forse è piaciuto, forse no. Ecco la storia della tiara indossata da Meghan Markle il giorno delle nozze con il principe Harry.
Fra i tanti gioielli che la principessa Mary di Teck riceve in occasione delle sue nozze con il duca di York ci sono ben quarantaquattro spille. Si tratta infatti un accessorio molto in voga all’epoca perché particolarmente versatile: può essere usato infatti in tanti modi diversi, come ornamento di una scollatura, per fermare il colletto di una camicia, oppure in fila sul corpetto a formare uno stomacher.
Una di queste spille è la bellissima margherita di brillanti che le arriva in dono dalla contea di Lincoln. Si tratta di un gioiello dal design semplice con una pietra centrale di grandi dimensioni circondata da nove gemme più piccole ma dalla luce purissima, intercalate da minuscoli brillanti. La futura regina indossa spesso la “Lincoln brooch” ma poiché in quegli anni il minimalismo non è tanto di moda è abbastanza difficile identificare il piccolo gioiello in mezzo a pizzi, volant e altri gioielli.
Tuttavia questa spilla avrà il suo momento di gloria quando, all’inizio degli anni Trenta, Mary sente di aver bisogno di un nuovo diadema un po’ più alla moda rispetto a quelli che già possiede. La regina, che è una professionista del riciclo creativo, tira fuori dalla cassaforte proprio il regalo della contea di Lincoln e lo fa diventare l’elemento centrale di uno splendido bandeau Art déco.
La tiara, realizzata nel 1932, è una fascia flessibile in platino, alta circa 10 cm, suddivisa in undici sezioni costituite da una serie di linee di brillanti che si intersecano per creare dei motivi geometrici; gli incroci di queste righe sono sottolineati da singole gemme di varie dimensioni e da piccoli fiori di brillanti, mentre al centro splende luminosa la margherita
Mary indossa il suo diadema Art déco solo in alcune occasioni private e “informali” (documentate, fra l’altro, da una sola foto) e nel 1935 lo presta anche alla nuora, la principessa Marina di Grecia, moglie del duca di Kent, per una serata di gala. La spilla, che resta amovibile, invece continua a ornare i colletti della regina fino praticamente al giorno della sua scomparsa.
Nel 1953 Elisabetta II riceve in eredità la maggior parte dei gioielli appartenuti alla nonna, fra cui la “Queen Mary’s County of Lincoln Diamond Tiara” che non userà mai, almeno in pubblico, e “dimenticherà” anche di far fotografare per il monumentale volume di Hugh Roberts sui diamanti reali.
Insomma, di questo ornamento si perde la memoria fino al 19 maggio 2018, quando riappare, a sorpresa, come tiara nuziale di Meghan Markle che, sposando il principe Harry, sta per diventare la duchessa di Sussex.
La “Queen Mary’s County of Lincoln Diamond Tiara” oggi è strettamente connessa con l’immagine di Meghan Markle come sposa reale, però nei mesi immediatamente successivi alle nozze emerge che forse la futura moglie del principe Harry avrebbe preferito un altro gioiello, probabilmente un diadema con gli smeraldi. Escluso a priori il “Greville kokoshnik” già promesso alla principessa Eugenie che si sarebbe sposata nell’ottobre di quello stesso 2018, Meghan pare desiderasse avere la “Vladimir Tiara” nella versione con le gocce di smeraldo.
Si tratta solo di chiacchiere messe in giro dalla stampa che ha violentemente preso di mira la fidanzata americana di Harry fin dalla sua apparizione nella royal family, oppure nella diceria c’è un fondo di verità?
In “Finding Freedom”, il libro dedicato alla nuova vita dei duchi di Sussex, i giornalisti Omid Scobie e Carolyn Durand, dopo aver raccolto le testimonianze di alcune persone molto vicine alla coppia, cercano di fare un po’ di chiarezza su quanto avvenuto. Secondo quanto riportato da Scobie e Durand, la “Vladimir Tiara” effettivamente piaceva molto a Meghan, anche perché il verde era una delle note di colore scelte per il matrimonio. Una preferenza confermata anche da uno degli organizzatori delle nozze, secondo il quale gli smeraldi sarebbero stati una scelta perfetta. Ma, nelle cinque proposte fatte dalla regina alla futura sposa, il prezioso e imponente gioiello acquistato dalla regina Mary nel 1921 non c’è.
Perché, spiegano i due giornalisti che nel loro libro descrivono nel dettaglio il caveau di Buckingham Palace e la collocazione dei gioielli, è la stessa sovrana a sovrintendere alla distribuzione dei diademi prestati alle spose della famiglia reale.
Nel caso specifico la scelta avviene nel febbraio del 2018 alla presenza di Mark Appleby, il gioielliere della Corona, di Angela Kelly, la dresser che si occupa anche della preziosa collezione di Elisabetta II, e ovviamente della sovrana, la quale è pronta a dare la sua opinione, come accaduto ogni altra volta. Insieme a Meghan c’è, stranamente, anche Harry il quale desidera assistere alle prove e partecipare alla decisione finale. La fidanzata ha già discusso a lungo con Clare Waight Keller sulle opzioni più adatte allo stile del vestito, ma tutto dipenderà dalle proposte della regina perché, ricordano gli autori di “Finding Freedom”, il prestito è un regalo e anche un privilegio, quindi si prende quanto viene offerto.
A quanto pare Meghan non esita di fronte alla “Queen Mary’s County of Lincoln Diamond Tiara”, è il diadema perfetto, senza alcun dubbio.
Risolta la questione smeraldi si, smeraldi no, altri problemi nascono quando a fine marzo arriva da New York il parrucchiere di Meghan per le prove dell’acconciatura. Harry interviene di nuovo in prima persona e chiede ad Angela Kelly di poter utilizzare il diadema. Scobie e la Durand raccontano che la dresser non risponde alle chiamate, e solo successivamente fa sapere di essere a Windsor impegnata con la sovrana e quindi non disponibile per altro. Il principe, temendo che la Kelly stia semplicemente snobbando la sua futura moglie, chiama la nonna e la questione finalmente si risolve. Così grazie all’intervento di Elisabetta II il mondo ha potuto scoprire un’altra bellissima tiara della collezione reale.
La vicenda viene raccontata in modo un po’ diverso in “Spare”, il libro biografico di Harry uscito nel 2023. La proposta della regina di indossare un gioiello della collezione reale arriva un po’ in ritardo, cioè quando la sposa ha già accettato l’offerta delle zie Spencer di usare la tiara di famiglia, la stessa che aveva portato Diana. Ma non si può declinare un invito della regina così Meghan e Harry si presentano a Buckingham Palace e la sposa viene invitata a scegliere fra cinque tiare fra cui una con gli smeraldi e un’altra con acquemarine. Alla fine Meghan opta per la il bandeau Art déco che però, a causa della poca disponibilità di Angela Kelly, fatica a ottenere per le prove dell'acconciatura.
Vi piacciono le mie storie sui gioielli reali? Ne trovate molte nel mio profilo Instagram dove pubblico regolarmente delle "pillole" a tema ma ci sono anche due "sostanziosi" mini ebook dedicati a questo argomento:
- L'anello della regina e gli altri engagement ring nella royal family. Dalla regina Vittoria a oggi la storia e i segreti tutti gli anelli di fidanzamento reali.
- Coronation Regalia. Una guida dettagliata ai gioielli custoditi alla Torre di Londra fra storie leggende e personaggi.
Come funzionano questi e-book? È molto semplice, dopo aver selezionato uno o più ebook, nella vostra mail arriverà un pdf che potrete leggere in video su qualsiasi device (telefono, ipad, computer) o anche scaricare e stampare se preferite avere sottomano il cartaceo.
E sempre a proposito di gioielli reali, durante il royal tour dedicato a Elisabetta II abbiamo avuto modo di scoprire anche parte della sua collezione privata i cui pezzi più importanti e significativi sono eccezionalmente in esposizione fino all'autunno.
In occasione del tour ho creato delle guide sulle due mostre - che avevo visitato in anteprima durante il mio viaggio di aprile - The Edwardians alla King's Gallery e Cartier al Victoria&Albert Museum che sono state molto apprezzate da tutti i partecipanti al viaggio. Dato che molte persone andranno a Londra nei mesi estivi e tanti hanno in programma di visitare queste esposizioni sto valutando di mettere a disposizione anche queste guide che sono molto dettagliate e utili per apprezzare sul serio tutti i dettagli delle due mostre.
Ci sentiamo presto con le news sull’uscita del libro. Grazie per la pazienza.
Marina
Buongiorno, Marina, come sempre, grazie per la bellissima newsletter e complimenti per la copertina. Anch’io non vedo l’ora di avere il tuo libro ❤️
Non vedo l’ora di avere il libro tra le mani 😍